La nuova Peugeot 207 è arrivata da poco sui mercati con il difficile compito di ripetere il grande successo ottenuto dalla 206. Fabio Galvano ha incontrato Gerard Welter, direttore del design del marchio francese, per capire quali siano i punti di forza della vettura e come i designer abbiano affrontato questa sfida appassionante e difficile. Di seguito, alcuni passaggi dell’intervista: «Rispetto alla 206 quest’auto è molto innovativa perché apporta elementi di stile mai sviluppati altrove. Siamo riusciti a capitalizzare su quello che la Peugeot sa fare di bello e di meglio nel contesto del dinamismo». Welter cita un aneddoto significativo: «Immaginate: primavera 2002. A quell’epoca cerchiamo lo stile definitivo della 207. Gli stilisti sono in piena effervescenza. Tutti gli studi proposti vengono sezionati e analizzati. Per caso, in nome della mia vecchia passione per lo sport automobilistico, vado con Robert Peugeot al rally di Cipro e vedo in azione la 206 WRC. E’ evidente che quell’auto si distingue da tutte le altre: ha il dinamismo che ce la rende cara. L’indomani torniamo a Parigi con qualche certezza in più. Sappiamo ora di volere più dinamismo, più felinità, più sportività nella nuova 207. Rivediamo i passaruote, i parafanghi con la superficie esterna piatta. La arrotondiamo lavorando in contemporanea su esterno e interno».
«Questa doveva essere una 206 per chi l’aveva già avuta e aveva voglia di cambiare. Con qualche anno di più, forse anche qualche possibilità economica di più. Un pubblico che vuole un’auto polivalente, che gli dia anche l’impressione di essere salito di un gradino. Ci sarà una differenza di prezzo e qualcuno sceglierà la più cara, la 207, perché semplicemente ne avrà voglia, mentre altri prenderanno la 206 perché andrà ancora bene per loro».
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