Un grande tridente incastonato al centro della griglia ovale, un corpo snello e sinuoso in cui risaltano i passaruota pronunciati, uno specchio di coda inedito ma rispettoso dell’immagine di marca. Colpisce a prima vista per molti aspetti la nuova Maserati Granturismo, invita l’osservatore ad avvicinarsi, a girare intorno al suo perimetro per cogliere in dettaglio l’insieme di elementi innovativi e tradizionali che Pininfarina ha saputo mescolare per definire lo stile di questo coupé dalla personalità esclusiva.
Il brief consegnato da Maserati a Pininfarina richiedeva la definizione e lo sviluppo di un coupé “2+2” di dimensioni generose, da realizzare sul pianale della Quattroporte (la berlina già disegnata da Pininfarina) opportunamente modificato per l’architettura GT. Tema che i designer hanno metabolizzato tenendo presente però anche la coerenza con la gamma attuale e del prossimo futuro. Al frontale di ispirazione “storica”, con l’ampia e prominente calandra ovale a lamelle verticali concave, fa da contrappunto un disegno di coda decisamente moderno e tecnologico. «Il progetto ha avuto uno sviluppo coerente con il tema scelto all’inizio, affinato solo sui dettagli», spiega il chief designer Guglielmo Cartia, precisando che un percorso analogo è stato seguito per l’abitacolo, per il quale era richiesta un’abitabilità per quattro persone, più che un risicato “2+2”. L’interno è anche uno dei risvolti progettuali più apprezzati da Andrea Pininfarina, peraltro appassionato estimatore della Granturismo in tutti i suoi aspetti: «Volevamo un ambiente dal layout sportivo, essenziale, ma anche di grande confort. La presenza dell’elettronica doveva assumere una dimensione espressiva, non complicata. Con Maserati abbiamo condotto un lavoro sui contenuti che va oltre lo stile».
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