Quesito: è possibile progettare una spaziosa monovolume familiare e dare a chi la guida la sensazione di essere su una comoda e dinamica berlina? I designer della Peugeot affermano di esserci riusciti con la 5008, presentata al salone di Francoforte, e parlano di «un’interpretazione inedita del concetto monovolume compatta, in cui l’aspetto dinamico dello stile esterno si sposa armoniosamente con un ampio volume abitabile all’interno». L’ergonomia del posto di guida, sostengono, è molto simile a quello di una raffinata berlina, nonostante la cosiddetta “architettura alta”. Sarà per via del volante in posizione quasi verticale (ha la stessa inclinazione della berlina 308), o sarà per la forma molto aerodinamica (il Cx è di 0,29, molto basso per una monovolume) che suggerisce fluidità e capacità stradali; fatto è che la nuova Peugeot si fa guardare con piacere e guidare con facilità.
E’ scontato che Jean-Pierre Ploué, responsabile del design Peugeot, ne sia estatico: «Una vettura molto elegante, che mostra tutta la nuova dinamica del nostro marchio, che è in pieno rinnovamento con prove concrete in termini di ambiente, design e stile. La 5008 è l’indice del nostro futuro, di una marca che si muove, che sta bene, che ha riconquistato fasce importanti di mercato, per la quale la crisi ha rappresentato l’opportunità di sviluppare progetti e prodotti che hanno il sapore dell’ottimismo». In realtà Ploué non tenta neppure di attribuirsi i meriti di questa macchina: arrivato nell’ottobre 2008, non ha potuto che apportare piccoli ritocchi a un’automobile che ha la firma di Jerome Gallix, direttore del design a quei tempi, e che è stata progettata per gli esterni dalla project manager Anna Costamagna con la collaborazione di Artem Neretin, per gli interni da Neil Simpson con un intervento di Amko Leenarts (ora direttore di stile per gli interni di tutto il marchio).
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