Gli osservatori più attenti non avranno potuto fare a meno di notare come negli ultimi anni la filosofia di Dacia evoluta dall’inziale orientamento “low cost”, finalizzato alla ricerca del massimo risparmio, con cui si è affacciata sul mercato nel 2005, ad un più equilibrato concetto di “smart buy” o di “acquisto intelligente”. Si tratta di un approccio sempre concreto e attento ai costi ma che mira ad offrire anche una migliorata percezione di qualità. Ottenuta anzitutto attraverso un accurato “design to cost” al tempo stesso moderno e razionale.
Questa visione è stata ancora sottolineata in occasione dell’arrivo in concessionaria della Sandero Stepway, la variante più apprezzata e richiesta della compatta Dacia ora giunta alla terza generazione, che lo incarna particolarmente bene. La variante “cross” di Sandero unisce infatti a dettagli attuali come la firma luminosa a Y dei fari un sapiente uso degli elementi offroad come i fascioni e il profilo satinato del paraurti anteriore, che diventano decorativi e al tempo stesso ne rafforzano l’immagine allontanando l’idea di essenzialità a cui Dacia nella prima fase si era volutamente legata.
Stile e funzionalità si trovano anche nei mancorrenti al tetto, tipici della Stepway, che si trasformano in pochi secondi in barre trasversali. Ma anche l’attento gioco di contrasti negli interni, le superfici sovrapposte della plancia e i tocchi di colore nelle bocchette di ventilazione e le cuciture dei braccioli, che movimentano l’abitacolo distogliendo l’attenzione dagli elementi di fattura più economica come i pannelli superiori in plastica delle portiere.