«La missione di questo progetto? Trasformare un eroe in un supereroe». Laurens van den Acker riassume così l’approccio del team di design Renault alla sesta generazione della Clio lanciata al salone di Monaco, modello chiave e successo storico per il costruttore francese con oltre 17 milioni di unità vendute in tutto il mondo dall’arrivo sul mercato della prima serie nel 1990. «Abbiamo spinto sulla sportività, su un design ancora più emozionale, sulla tecnologia e sulle diverse motorizzazioni. Prima di tutto, però, doveva rimanere una Clio».

Renault Clio

Sportività e tecnologia
Una premessa che spiega l’origine della silhouette scolpita, con il lunotto decisamente inclinato che evoca un coupé, il frontale con la calandra protesa in avanti a fendere l’aria, le superfici concave e convesse che creano tensione visiva e sembrano voler catturare la luce per accentuare il dinamismo. Una buona dose di sportività accompagnata da un mutato ruolo della tecnologia, prosegue il Chief Design Officer di Renault Group: «Per molto tempo è stata una presenza quasi invisibile, perché considerata una complicazione».

Renault Clio

Il fascino dei contrasti
«Oggi la tecnologia – prosegue Van den Acker – è vissuta come un aiuto che facilita la vita, che ti connette con il mondo, andava resa visibile e valorizzata. Da ciò nasce la dicotomia tra l’aspetto scultoreo, sensuale, della vettura e la tecnologia che, quando la si incontra nei gruppi ottici o nella plancia, ha un aspetto preciso e affilato. Da questo contrasto tra artigianato e tecnologia, tra passato e futuro, ragione ed emozione, nascono il fascino e la forza della nuova Clio. Sappiamo che le automobili diventano sempre più care, bisogna quindi offrire al cliente nuove motivazioni per l’acquisto».

Renault Clio

Visione ispirata al ciclo della vita
Da quando è entrato alla Renault, nel 2009, la casa francese ha avviato una profonda rivoluzione stilistica, ripensando l’intera gamma secondo una visione ispirata al ciclo della vita e ai suoi valori universali: amore, famiglia, tempo libero, ci ricorda Van den Acker. «Da questa filosofia sono nati modelli dal carattere deciso e immediatamente riconoscibile, soprattutto nel design del frontale»

Renault Clio

“Design à vivre”
«Con l’arrivo di Luca de Meo, nel 2020, – ancora Van den Acker – il marchio ha compiuto un ulteriore salto in avanti: con il suo approccio non dogmatico ci aveva chiesto più personalità, innovazione e un linguaggio visivo capace di creare legami autentici. Ha preso forma il concetto di “design à vivre”, dove lo stile diventa un mezzo per raccontare esperienze e connessioni, non solo per disegnare automobili, e sono maturati così i modelli dell’ultima generazione, come Rafale, Symbioz e, appunto, questa nuova Clio».

Renault Clio

Legendary e Future Icons
La strategia del design Renault prosegue quindi su un doppio binario: «Da una parte le Legendary Icons, come R4, R5 e nuova Twingo, che reinterpretano in chiave attuale i nostri classici del passato, e dall’altra quelli che definiamo Future Icons, come la Clio, ed è su questi che possiamo stupire, esplorare, e offrire riposte a chi preferisce un design più progressivo».

(Articolo completo su A&D n. 275)