E’ la seconda della serie DS: dopo la DS3 del 2009, e prima della DS5 che forse vedremo alla fine dell’anno, la Citroën DS4 arricchisce una linea con cui la casa francese si è lanciata sul campo del diverso. Vetture tradizionali da una parte – quelle della serie C, per intenderci – e dall’altra vetture che intendono proporre nuovi canoni in termine di stile, design, emozioni, raffinatezza. In questo caso parliamo di una quattro porte rialzata che ha però ambizioni da coupé e che abbina sportività, dinamismo e compattezza a versatilità ed eleganza.
«La volontà di tutte le vetture della linea DS – spiega Thierry Metroz, responsabile del design Citroën – è di avere una silhouette differente, in termini di proporzioni e di massa, rispetto alle berline classiche. La DS4, quindi, non è una berlina classica e neppure un coupé tradizionale. E’ qualcosa che sarà fondamentale in tutti i prodotti della linea DS: una vettura con uno stile distinto e molto marcato, con molti muscoli, linee di carattere molto forti, molta personalità, perché ci rivolgiamo a una clientela che vuole un’auto che si noti». Gli fa eco Frédéric Banzet, direttore generale della Citroën: «Questa – dice – è una visione moderna del coupé, che fa di compattezza e raffinatezza i suoi valori fondamentali, e che apre la porta a una nuova forma di piacere automobilistico».
La DS4 ha la stessa piattaforma della C4, con cui ha condiviso la gestazione avviata a fine 2007, ma è più corta di 6 centimetri e più alta di 4. I suoi numeri di produzione saranno circa la metà rispetto a quelli della sorella, che è rivolta a chi cerca una macchina pratica e razionale, capace di buone prestazioni, bene abitabile, con un buon bagagliaio.
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